E’ vero, probabilmente, che non sono un bravo insegnante...pero’ e’ anche vero che Vito non mi viene incontro!!!! Vito sta imparando lo spagnolo, ma mi fa sudari.
“Iu mi li scordu li paroli picchi’ non le associo alle immagini...”
“Ok Vito facciamo cosi’, se ora sbagli per l’ennesima volta la parola “giovedi” in spagnolo, io ti correggo. Ti dico la parola giusta, pero’ contemporaneamente ti do una timbulata a mano aperta cosi’ forte che ti deve sembrare un terremoto, cosi’ avrai una immagine da associare. Quindi...come si dice giovedi’?”
“...uevos...giustu?”
“Si bravo, giustu. Lunedi’, martedi’, mercoledi’, uova, venerdi’, sabato e domenica. Hai detto uova!!!!!”
Sulla parola “dopo”, invece, ha avuto piu’ classe;
“Dopo” si dice “despues”. Lui, le ha provate tutte: duesde,deduesde,puesde.Va bo...
L’opera d’arte, invece, l’ha concepita ieri sera;Non ricordo che frase aveva intenzione di dire,fatto sta che, in ostello, di fronte a qualcosa come 20 persone ha detto: “ Io governo la fame nel mondo”.Qualcuno lo ha guardato intimorito,qualcuno ha capito che si era sbagliato, io mi sbattevo la testa a muro dalle risate.Ho dovuto tranquilizare il pubblico chiarendo che non e’ lui il responsabile della fame nel mondo.
Scherzi a parte, mio compare sta imparando dai. Siamo a Buenos Aires da soli 5 giorni e gia’...parla. Oddio...parla parla no...pero’ va bene dai.Prevedo un buon spagnolo da qui a 3 mesi.:-)
Viviamo in un ostello nel quartiere Palermo. E’ un po strano vedere Palermo scritto d’appertutto. Gli argentini sono disponibilissimi e gentili, ma non fanno nessuna concessione sulla lingua.In sostanza, loro sostengono che lo spagnolo corretto non e’ il castigliano ma l’argentino, il che e’ ovviamente una minchiata solenne.Spesso, mi “correggono” sulla pronuncia perche’ secondo loro la mia pronuncia e’ troppo spagnola. Ovviamente tutto si riduce ad una questione di orgoglio nazionale, in quanto e’ ovvio che la pronuncia corretta e’ quella castigliana. Sono gli spagnoli che hanno inventato lo spagnolo quando in argentina c’erano ancora le tribu’ mao mao. Poi, sono andati in America,hanno rubato il territorio agli indigeni e hanno detto “ora parlate lo spagnolo”. E’ come dire...che ne so... che un marocchino corregge la pronuncia francese di un francese.Va bo...ho discusso della cosa ieri sera con una ragazza argentina e non c’e’ stato verso. Una cosa e’ sicura,io non ritorno di certo in Europa con l’accento e/o pronuncia argentini.
Pero’ e’ vero che gli argentini sono gentilissimi. Cioe’...sta cosa e’ pazzesca.Due esempi: Io e Vito abbiamo chiesto informazioni ad una donna per strada, la quale e’ tornata indietro di 20 metri,ha citofonato a casa sua, e ha chiesto alla figlia di accendere il computer per controlare se li in zona c’era quello che cercavamo noi!!! Altro esempio: In ostello, sono arrivate due ragazze svedesi.Non c’era nessuno alla reception in quel momento, quindi ho aperto io.Le ragazze erano accompagnate da una signora del posto che portava il cane a passeggio, e le ragazze avevano chiesto alla signora dove si trovasse l’ostello. Va bo, fatto sta che queste entrano ed iniziamo a chiacchierare. Dopo piu’ o meno 10 minuti,la signora di prima ritorna per sapere se con le ragazze era tutto apposto e se poteva tornarsene a casa.
Questa notte fa un caldo pazzesco.Quando dico caldo pazzesco voglio dire proprio pazzesco. Sono letteralmente bagnato di sudore.Tutti quanti sono bagnati di sudore. Le lenzuola sono umide, si boccheggia.Ci si sveglia la mattina che ci sono 38 gradi. Fortunatamente, la citta’ e’ molto ventilata;”Buenos Aires”, per l’appunto.E’ mezzanotte e mezza e sono sveglio da dieci minuti.Sono stato punto da 300 zanzare,ho sudato una maglietta,l’ho tolta e ho sudato le lenzuola, mi sono girato e rigirato sul letto per un paio d’ore abbondanti.Ah,ho anche quasi dato un cazzotto a Vito perche’ di colpo (letto a castello, lui dorme sotto)mi ha gridato di smetterla di muovermi.Come se io mi divertissi. E poi non l’ho capito,uno per addormentarsi si muove e si rimuove quanto vuole. Chi cci voli u “ permessu di giramento” ora? Domani glie lo dico.
Scrivo da uno dei due salotti dell’ostello dove c’e’ lo stesso cinese dalla magliettina gialla che c’era 4 ore fa. Non si e’ mosso...e non si e’ cambiato la maglietta....pari u benzinaiu ad agostu ca aspetta un cliente. Mi fa pena, non ho la macchina qui senno’ 10 pesos di benzina cci li facissi.
Buenos Aires e’ colorata e luminosa.E’ il primo aggettivo che mi viene in mente per descrivere una metropoli gigantesca in cui le strade hanno nomi tipo “via Panama,via Nicaragua,via Paraguay”,il palazzo del governo e’ la “Casa Rosada” le macchine sono le ford,le chevrolet,le cadillac,le fiat scarburate di 60 anni fa,le serrande dei negozi chiusi sono azzurre,verdi e rosa.
Ma le macchine sono bellissime proprio. Se rimango a vivere qua compro una ford Gran Torino. Me la sogno la notte, e’ troppo bella.
“Il tassista, ah, il tassista non perse un istante a dirci che era pure lui italiano,
gaucho di Sondrio o Varese, ghigna da emigrante, impantanato laggiù lontano.
Poi quelle strade di auto scarburate e quella gente anni '50 già veduta,
tuffato in una vita ritrovata, vera e vissuta...”
La citta’ e’ vuota, come da noi in agosto. O meglio...e’ vuota di giorno...poi la sera, nei posti giusti c’e’ casino in ogni caso...o almeno questa e’ la mia impressione.
Il centro di Buenos Aires è un mix di strade animate, viali elegantissimi, caffè vecchio stile e ristoranti di classe. In ogni caso, tragedia ed allegria si mescolano....sempre.
Le ragazze argetine sono belle. Ma tanto tanto... mamma mia quanto sono belle. C’e’ di cadiri malati propriu...tipo Lino Banfi: ”Brrrrrrrrrrrr Madooooooooona benedetta!”
Anche i ragazzi in realta’.Secondo me e’ corretto dire che gli argentini sono tendenzialmente belli tutti quanti. Il popolo “porteno” ( ossia gli abitanti di Buenos Aires ) e’ un popolo bello.Non come quei cessi inavvicinabili dei portoghesi, mi cci voleva stu cambio.E’ bello poter fare colazione la mattina e allustrariti l’occhi cu quarchi beddra picciuttuna ca accatta u pani.E’ proprio difficile incontrare persone obiettivamente brutte... ci sono, ma sono poche.Io e Vito non riusciamo a trovare un accordo sulle foto. Io cerco sempre di fare delle foto al naturale. Cioe’ non voglio che si metta in posa ogni volta che gli scatto una foto...vengono brutte e banali cosi’.
E ho cercato anche di spiegarglielo:”Vito, un ti mettiri in posa... se io faccio la foto...tu...non ci pensare...fai finta di niente, continua a fare quello che stavi facendo”. Niente da fare, e’ piu’ forte di lui.Ogni volta che sente odore di na foto gli scatta la posa,sorride, o allarga le braccia, o si gratta a testa,o alza il pollice...
Adesso sono da solo, in salotto.Penso che essere a Buenos Aires,morto di sonno alle 2 di notte,sudato,mentre cerco di scrivervi, sia una bella cosa.Penso che sono fortunato.Penso che Vito,beatamente addormentato dall’altra parte,sia un ottimo compagno di viaggio ed un fratello. Ieri sera abbiamo cantato “Felicita’”,e poi lui ha fatto Adriano Pappalardo.Penso che e’ bello essere al mondo... ma non perche’ adesso sono in viaggio.Voglio dire,non e’ che ora sono contento e quindi vedo tutto bello....pero’ abbiamo la possibilita’ di viverlo il viaggio,in tutti i sensi,tutti quanti.Penso che i miei nipoti, per esempio,siano un viaggio meraviglioso, e che quando li guardi negli occhi non ti serve Buenos Aires.Penso che i miei occhi adesso si stiano chiudendo...perche’ ho davvero sonno, e che la connessione e’ lenta, troppo lenta per poter terminare il backup delle foto stasera.Penso che mia mamma sia una donna stupenda e che sia la migliore mamma del mondo, e che valga assolutamente la pena,dedicarle questo breve racconto.
Buona notte a tutti.
Filippo!!! Fratello mio, sei arrivato sano e salvo quindi! Il blog non poteva ricominciare nel 2012 in un modo migliore! E poi non solo sei arrivato tutto intero, ma hai gia' avuto modo di girare Buenos Aires, fare foto, interagire con pulzelle varie, insegnare lo spagnolo a Vito, osservare usi e costumi e riportare tutto in questo dolce e completo articolo. Ho imparato piu' su Buenos Aires in questo articolo che in una vita intera! grazie e continua a scrivere. ciao esploratore!
ReplyDeleteRagazzi, che M E R A V I G L I A!!
ReplyDeletePhil complimenti per il post! Mi hai fatto far due sane risate mattutine! Continuate così.
Ah... appena t'accatti a machina dimmillu ca ti vegnu a fazzu scola uida! ;D
Vito! E 'mparatillu stu spagnolu, FORZA!
Un abbraccio ragà!
Continuate a divertirvi ;)
Grande Filippo :-)
ReplyDeleteCrik e Crok, manca Manico di Fiasco..... leggendo queste tue righe mi viene in mente una serata tipo passanta in quel divano in compagnia degli acari e delle scarpe di vito..... ma sempre gli stivali a punta porta? un grande abbraccio
ReplyDeleteE' vero Filì che tutti noi abbiamo possibilità di viverlo il viaggio, con intensità, partecipazione emotiva e con quella sensazione piacevole di "sfarfallio" nello stomaco che accompagna chi vive la vita da "dentro"...proprio come voi!
ReplyDeleteBUENA SUERTE GUYS!
Un besito!
Antonella
Me imagino vuestra felicidad ... Aprovecha al máximo y danos noticias. Buena suerte :)
ReplyDelete(la portuguesa)