Thursday, January 26, 2012

Into the Wild.

Buongiorno.

Come prima cosa rispondo a Luca e a tutti quelli che si sono chiesti la stessa cosa: Si, mi sono piastrato i capelli in modo permanente :-).

Chi vi scrive e’ un uomo provato. La chiamano “diarrea del viaggiatore”...ma secondo me si sono sbagliati,perche’ chi ce l’ha non puo’ viaggiare di certo. Dovra’ infatti usare tutte le forze per gestire i dolorosi smottamenti intestinali e controllare di avere sempre un bagno a portata di mano. :-(
Non credo sia un errore o di cattivo gusto raccontarvi che ho trascorso gli ultimi 4 giorni sui cessi argentini. Anche questa e’ avventura no?
Del resto, e’ paradossale come nella nostra societa’ sia socialmente accettato il mal di testa mentre la diarrea sia un tabu’.Mmha... come se il mal di testa fosse un disturbo piu’ nobile dell’intestino irritabile...


In ogni caso, i miei ultimi 3 giorni al El Calafate sono stati complessi. Sapete...non e’ semplice gestire i momenti in cui,assorto in una conversazione con un ospite qualsiasi dell’ostello,avverti un fortissimo stimolo di propulsione verso il bagno...e allora...ti alzi,sudato ,e verde in faccia sussurri con un filo di voce frasi ingarbugliate, incapace finanche di pronunciarne correttamente le sillabe : “Sfufami...mi affento un attimo...”
Fortunatamente, e’ passata. Viva l’Imodium!!!!! :;-)
Ma se sforzi e stenti hanno messo a dura prova il mio intestino (4000 km verso sud in autobus non sono uno scherzo) hanno lasciato invece indenne Vito.Oddio...non esattamente indenne...
Vito non ha avuto seri problemi di stomaco, ma riesce ormai ad inciampare e cadere continuamente. Non si e’ ancora capito come faccia. Io ho una sola teoria (“Vito va fatti na bella visita neurologica”),lui,ha finora tirato in ballo le giustificazioni piu’ disparate. Ne elenco alcune:
“Tu cchiai li scarpi ca ti mantennu la caviglia...iu no...”
“Io sono piu’ alto e ho quindi un problema di bilanciamento che tu non hai” (Tummaggini)
“Era buio,non ho visto lo scalino” (Era buio anche per me ma l’ho visto benissimo)
“Gli scalini di quest’ostello sono fatti male, sono piu’ bassi degli scalini normali”
“Non sono abituato a guardare a terra mentre cammino...” ( Ma che scusa e’?!? Manco io guardo a terra, o per lo meno non costantemente, ma non cado!)
“Il cervello si programma dopo i primi due scalini.Gli scalini di questo ostello non hanno tutti la stessa altezza,quindi il cervello, che si e’ programmato con i parametri dei primi due scalini non si aspetta che il 3 scalino sia di misura diversa e quindi la gente inciampa. Questi scalini Non sono a norma di legge!!!” ( Io non ho visto inciampare “la gente”. Ho visto inciampare solo lui. )
Fatto sta, che l’altro ieri,in visita al Ghiacciao Perito Moreno,ha raggiunto il massimo di se stesso quando,di fronte l’ingresso di un ristorante,ma sopratutto di fronte a qualcosa come 50 persone di cui 25 ragazze belle,perde (per l’ennesima volta) l’equilibrio,fa una meravigliosa giravolta su se stesso (Tipo Billy Eliot) si protende, si contrae,saltella, per poi miseramente cadere al suolo.Inutile descrivere le risate del pubblico....mamma che vergogna...che figuuuura!!!!!! Un ragazzo si avvicina per aiutarlo (mentre io ridevo) e Vito: “No no...thank you..thank you...I’m alright”. Pensa di essersela cavata con due colpi di tosse,e un “I’m alright”ma non sa che ancora a due giorni di distanza chi lo ha visto cadere continua a ridere. La scena e’ stata troppo comica, e poi lui e’ alto e’ impossibile non vederlo. Sicuro ci sta ancora qualcuno che, ridendo, dice :”ahahhahaha ti ricordi la caduta di quel cretino italiano l’altro giorno, al Perito Moreno? Ahhaha” E giu’ di li con grasse risate.
Non scrivo da un po...e adesso non so davvero da dove iniziare. Non ho avuto ne la concentrazione,ne l’ispirazione per poter raccontare l’ultima parte del viaggio. Sono stato piu che altro concentrato sul tenere d’occhio i bagni liberi intorno a me.
Il viaggio continua a sud.Da Bariloche fino a Futaleufú, sulla cordigliera delle ande, in Chile.Dopo 7 ore di autobus arriviamo a Esquel, da dove un “collectivo” (Autobus) locale ci portera’ a Futaleufú,in Cile.
L’unico passaggio a ovest, sulla cordigliera, e’ in questa area la ruta 231.Ottanta km di strada sterrata che taglia un confine Chileno-Argentino mozzafiato.Le Ande sono state fin’ora costantemente presenti.Le vedi sempre.A volte piu’ lontane, a volte piu’ vicine.Sempre,innevate.A volte come una sottile linea d’orizzonte a volte come maestose pareti,le porte di un altro mondo quasi inaccessibile. La ruta 231 le attraversa.La cerco dul GPS. Come tanti “pasos” da queste parti, non e’ un percorso ufficiale.Google maps non lo sa che che c’e’ :-).
L’autista non ha fretta. Attraversera’ tre paesini prima di arrivare alla frontiera, e conosce TUTTI. Un colpo di clacson qui e uno li’,un abbraccio a questo,una stretta di mano a quello. “Come sta tua figlia”, “com’e’ andato il raccolto”, “mettiti da parte che ci prendiamo un mate”.I passeggeri? Figurati, i passeggeri mica hanno fretta da queste parti! ;-)
Quaranta,cinquanta km orari, non di piu’.Del resto non puo’ andare piu’ veloce su questa strada.E’ accompagnato da suo figlio oggi. E’ estate e Augustin e’ in vacanza, cosi’ fa compagnia al papa’.Ha 12 anni. E’ bello osservare Augustin.E’ un ragazzo cosi’ semplice,educatissimo. Lui fa i biglietti e poi fanno i conti con papa’ per vedere se mancano biglietti, se qualcuno non ha ancora pagato,se i soldi ci sono tutti.

Sembra molto responsabile, e pare che si trovi bene e vada d’accordo con papa’. Di tanto in tanto scherzano. Eccolo li’ Augustin, un piccolo gaucho Argentino che vive alla frontiera con il Chile e aiuta papa’ a fare i biglietti sull’autobus quando e’ in vacanza.Il collectivo procede tranquillo verso la frontiera,Augustin ha fatto tutti i biglietti. Papa’ autista apre la porta dell’autobus,MENTRE L’AUTOBUS VIAGGIA, per raccontare al figlio la storia di un pezzo di terra,la tecnica di coltivazione di un cereale,una diceria su un vecchietto che abita laggiu’,osservare un panorama.Augustin ascolta e fa domande,il collectivo procede,i passeggeri dormono,la polvere entra dalla porta aperta ed io e Vito ci godiamo la scena fino a quando non iniziamoa chiacchierare anche noi con Augustin e Papa’ autista.

E’ a questo punto che accade l’inverosimile, e cioe’ mentre L’autista guida un autobus su una strada sterrata che attraversa le ande CON LA PORTA APERTA,chiacchierando con il figlio 12enne che,in vacanza,aiuta il papa’ a fare i biglietti,mentre tutto cio’ e’ in corso,padre e figlio prendono la borsa con il mate ed iniziamo a bere mate tutti e 4 e a chiacchierare!!! Hai capito? L’autista ci offre il mate mentre guida! Pazzesco. Beviamo mate,chiacchieriamo,arriviamo alla frontiera.
A Futaleufú il tempo si e’ fermato.
. La gente va in giro ancora con i cavalli. Non che le macchine non ci siano, ci sono,ma la gente vive ancora la cultura del huaso da queste parti, il cd. Gaucho Cileno, ossia il mandriano di vacche.Risultato: la gente va ancora in giro con i cavalli.

In questa remota comunita’ andina le case sono baracche di legno in stile far west,l’attrazione principale e’ il rodeo,la poverta’ piu’ che la semplicita’ (e’ il contrario in Argentina )si avverte in modo immediato.E’ un popolo triste il popolo cileno,almeno da queste parti. Triste,xenofobo e ignorante.Del resto,non c’e’ da meravigliarsi,la dittatura militare di Pinoche’ ha lasciato in eredita’ al Cile un popolo vessato,poco abituato a qualsiasi tipo di scambio con qualsiasi altra realta’,un popolo che tende costantemente a chiudersi dietro e dentro le sue montagne. Da wiki: “Pinochet governò con pugno di ferro. La tortura contro i dissidenti era pratica comune. I dissidenti assassinati per aver pubblicamente parlato contro la politica di Pinochet venivano definiti "scomparsi". ( La stessa tragedia dei “desaparecidos” argentini http://it.wikipedia.org/wiki/Desaparecidos) Non si sa esattamente quanta gente sia stata uccisa dalle forze del governo e dei militari durante i diciassette anni che rimase al potere, ma la Commissione Rettig, voluta dal nuovo governo democratico, elencò ufficialmente 2.095 morti e 1.102 "scomparsi".
E’ un Cileno triste quello che abbiamo visto.Il tempo,ma sopratutto il Cile stesso ci dira’ se e’ vero, se avremo la stessa percezione anche in altri posti del Cile. Mi piace pensare che queste siano caratteristiche esclusive di una remota comunita’ andina;La capitale,Santiago de Chile credo e spero sia diversa.
Procediamo per altri 1200 km verso sud.Destinazione “El Calafate”,da dove vi scrivo adesso. Poco a poco ci avviciniamo al Polo Sud. Da qui, da El Calafate partono le principali spedizioni e tours turistici per il Perito Moreno.
Il Ghiacciaio Perito Moreno si estende per 250 km² e per 30 chilometri in lunghezza, ed e’la terza riserva al mondo d'acqua dolce. La parete di ghiaccio si erge di fronte a noi per 60 metri in altezza.

La piccola imbarcazione ci ha portati proprio di fronte la bianca parete di giaccio.
Siamo sul lago argentino ed il ghiacciaio e’ li di fronte a noi. Siamo minuscoli.I colori variano dal bianco accecante al blu intenso,rosa. Sono invece nere le crepe che solcano in diversi punti la parete,e che sono il risultato di grosse sezioni di ghiaccio crollate sul lago.Sentiamo un tuono. Mi chiedo se stia per arrivare un temporale...poi capisco.Non e’ un tuono,ma il rumore di una sezione di ghiaccio che si stacca e crolla sul lago.Non abbiamo visto lo spettacolo,il distacco e’ avvenuto in una parte non visibile della parete di ghiaccio,ma l’imponenza,l’autorita’,la profondita’di quel suono porta con se qualcosa di divino.Fra 6 ore partiremo per Ushuaia,nella Tiera del Fuego, la citta’ piu’ a sud del mondo.Fa freddo quaggiu’.Questa parte cosi’ lontana dai frastuoni del mondo,dai suoi debiti,rating,exit strategies...questa parte cosi’ remota del mondo mette addosso una sorta di perenne malinconia.Non e’ buenos Aires,non e’ la Pampa. E’ semplicemente into the wild.

4 comments:

  1. Mamma mia Filippo che spettacolo! fantastica quella parte di mondo! Vito che cade mi fa troppo ridere, poi piroettando!! hahahaha 4000 kilometri in BUS?!?!? mamaaaaa! (in negativo hehe) haha bello bere mate con l'
    autista, massi', e' cosi' che dovrebbe essere: rilassati, tranquilli, conoscere tutti e fare balotta. Scusa ma anche il 12enne beveva mate?? oh ma siete coperti per bene regaz?? procedete into the wild! bell'articolo...hahahaha l'imodium salvavita! LOL

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  2. Gracias por compartir con nosotros esta maravilla del mundo :)
    Besitos :)

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  3. Che scenari magnifici! *-* Ma esiste veramente?!
    Mi diverto tantissimo a leggere il "diario" Filì, ogni settimana aspetto l'aggiornamento con ansia!
    Sempre grandi! Ah... dicci a Vito ca s'accatta un paru di scarpi QUATRATI pi sti pedi TUNNI... U_U

    :*

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  4. la muraglia di ghiaccio e' spettacolare :)... non t'invidio la diarrea pero' lol
    Filippo....ma che ti e' venuto in mente di lisciarti i capelli?????? non sara' mica per fare colpo sulle argentine o mimetizzarti coi locali vero????

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